Una mandorla è un tesoro di riserve nutrizionali destinate a produrre un nuovo mandorlo. In natura, le mandorle possono rimanere a lungo in dormienza, finché non si verificano le condizioni ottimali affinché possano germogliare con la massima probabilità di formare un nuovo albero.
Queste riserve in dormienza sono congelate e sono immagazzinate nella mandorla sotto forma di lunghe catene:
- proteine
- lipidi
- zuccheri complessi
la cui digestione è lunga e complessa, poiché l'organismo deve produrre gli enzimi digestivi per scomporre queste lunghe catene in nutrienti più piccoli.
In una mandorla, due tipi di sostanze mantengono le riserve sotto forma complessa:
- L'acido fitico: è principalmente presente nella buccia o nell'involucro degli alimenti interessati. Questo acido ha una particolarità chimica che trasforma alcuni ioni in sali insolubili legandosi a essi, in particolare: zinco, rame, calcio, ferro, magnesio e cobalto. Così, quando un alimento è ricco di acido fitico, la biodisponibilità è ridotta e l'assorbimento di questi minerali diventa più difficile.
- Inibitori degli enzimi: agiscono come una sorta di conservante naturale della mandorla, solubile in acqua, e impediscono che si degradi o germogli prematuramente. Questi inibitori bloccano anche l'azione di alcuni enzimi del corpo che servono alla digestione. In particolare, la tripsina, che è un enzima responsabile della buona digestione (taglia le lunghe catene di proteine). Questo rende quindi la digestione più difficile, più lenta e più scomoda.
Invece, miracolo della natura, quando la mandorla viene messa in presenza di acqua per diverse ore, l'acido fitico e gli inibitori degli enzimi vengono rilasciati nell'acqua, e lì, una vera e propria mini unità di attivazione si mette in moto, gli enzimi entrano in azione: le proteine vengono scomposte in amminoacidi, gli zuccheri complessi in zuccheri semplici e i lipidi in acidi grassi, tutti molto più digeribili!
Per fare ciò, basta mettere a bagno le mandorle per una notte, lasciando che l'unità di attivazione si metta in moto. Successivamente, sarà necessario consumare le mandorle attivate durante la giornata, oppure disidratarle per averle a disposizione più facilmente.
Se non avete la pazienza di realizzare questo passaggio, abbiamo la soluzione: mandorle di origine italiana, attivate e poi disidratate a bassa temperatura. Sempre a portata di mano!
Un gesto semplice per godere al meglio delle vostre mandorle, e questo vale ovviamente anche per altre noci o semi!